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Togliere, e saltare.

Non so tu, ma io negli ultimi mesi ho convissuto con la sensazione che qui Alessandro Baricco ha espresso meglio di quanto riuscirei a fare io e che sintetizzo col suo altisonante: sembra tutto così vecchio. 

Sono pure arrivata ad una teoria simile: non c’è più niente che funziona come prima, il prima non esiste più e si è formata una crepa temporale. Solo che di anni a mio parere ne son passati anche più di 5 e non credo basti rifoderare i divanetti.

L'ho capito guardandomi allo specchio. Di rado mi è successo di considerare dei progetti superati, senza averli neanche mai realmente iniziati.

Eppure la verità è che ora li osservo... e mi sento già altrove. Inutile star lì a rimuginare, a giustificare, a procrastinare. 

 

Quindi annuncio che mi prendo il tempo che servirà e mi metto al lavoro per l'ennesima, straordinaria volta.

Non rivoluzionerò tutto, ci mancherebbe. Sarebbe assurdo non tenere in dovuta considerazione il lavoro di questi anni e in fondo, si tratta proprio di impegnarmi in questo: a valorizzarlo e trasmetterlo come merita. La novità infatti è solo una, ma essenziale: se prima pensavo a cosa dover aggiungere, adesso mi è chiaro che la chiave è in quello che deciderò di togliere. L'energia di quest'estate la impiegherò in un unico ma chiaro obiettivo: stare ferma a concludere la metamorfosi e continuare a definire confini, piantare paletti, costruire argini. 

Trovare la forza di scegliere cosa accantonare, o lasciare andare, per dare spazio e respiro a ciò voglio tenere e portare con me nel prossimo tratto del viaggio.

 

Non possiamo avere tutto. Non possiamo essere tutto. Non possiamo controllare tutto.

Il vero potere inizi a sperimentarlo proprio lì, quando arrivi ad ammettere di non averne affatto e ti lasci accadere.

Allora sì che ti accorgi della sincronia che lega ogni cosa e diventi testimone della bellezza che si genera vibrando sulle frequenze che ti appartengono.

 

Caro Alessandro, per come la vedo io mi sa che non basta ricomporre la linea.

Serve tenersi leggeri nell'essenziale, (af)fidarsi, e decidere di fare il salto.

 

In bocca al lupo. Spero ci si riveda dall'altra parte.

 

 

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